Bruno Tognolini
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VARIE
E D'OCCASIONE
Poesie e prose di diverso peso e pregio
Scritte su commissione di qualcuno
"Maridu anzenu prango
Né perdo né balanzo
A cuccuru du kerzo
Né balanzo né perdo."
Capita talvolta, a chi scrive,
di sentirsi proporre prestazioni d'opera per questo o quello scopo. Io
sono orgoglioso, in genere, di queste occasioni, perché in esse
vive un antico mestiere. Del mestiere dello "scriba" ho imparato questo:
se io scrivo esattamente ciò che il committente vuole, il risultato
sarà pulito, appropriato, e inutile a entrambi. Se io scrivo solo
ciò che a me pare degno in quel momento, il committente - se sa
fare il suo mestiere - lo apprezzerà, e me lo spedirà indietro.
Se io scrivo entrambe le cose in tale modo però che siano una, quel
testo, per incredibile alchimia, parrà Utile e Bello non solo ai
due, ma anche a tutti gli altri. E respirando andrà ballando
per il mondo.
1 . CINQUE PICCOLE SCENEGGIATURE SULL'ENERGIA
Rossella Sobrero, dell'agenzia pubblicitaria
LA FABBRICA di Milano, curava nel lontano '93, per conto della S.N.A.M.,
un'iniziativa di divulgazione sulle diverse forme d'energia, destinata
alle scuole. A un raffinato corpo di schede storiche e scientifiche voleva
però affiancare un trattamento più "leggero": chiese un contributo
a quattro grandi scrittori per bambini (Roberto Piumini, Pinin Carpi, Donatella
Ziliotto e Piermario Fasanotti), e - grazie a una segnalazione di Piumini
- a me, che in quegli anni ero appena un esordiente. C'era da spartirsi
gli argomenti: da buon esordiente ho scelto per ultimo, e mi son toccati
in sorte la Fotosintesi, la Catena Alimentare, i Fossili,
il Ciclo dell'Azoto, e l'Energia nucleare. Fresco di teatro
per ragazzi e di Albero Azzurro, non ho voluto scrivere racconti, ma cinque
piccole sceneggiature per cinque "generi" di rappresentazione diversi.
Ed eccoli qui.
2 . TRE RACCONTI SULLA PUBBLICITA'
Gianfranco Cherchi, mio vecchio amico e pubblicitario
sardo, mi chiese nell'estate '94 tre racconti brevi "sul tema della pubblicità"
(che però - raccomandava - dovevo tenere come riferimento lato).
Progettava di inserire i tre testi nell'annuale carteggio di promozione
della sua agenzia PUBBLICITARI ASSOCIATI, di Cagliari. Io non so tenere
un riferimento lato, e ho scritto queste tre
storie.
3 . UN RACCONTO SULLE ORECCHIE
Questa storia mi è stata chiesta da due
amici attori, Maurizio Cardillo ed Elena Musti, per certe loro letture
d'attore che conducono, mirabilmente, nelle biblioteche per ragazzi. Maurizio
mi parlava di una sua ricerca sui suoni, i loro nomi, le loro valenze narrative:
e mi chiedeva un racconto utile a coinvolgere i bambini ascoltatori su
questo argomento.
Ed eccolo.
4 . UN RACCONTO SULLA BANCA DEL TEMPO
Un'altra commissione piccola, affettuosa, e gratuita.
Nel marzo '98 le Banche del Tempo di Bologna mi chiedono un contributo
(a mio piacimento) per una kermesse cittadina di promozione delle loro
iniziative: suggerisco un racconto originale, da leggere - se vogliono
- negli incontri pubblici della festa, e pubblicare sui materiali della
Banca. Nasce "CIAO, ANASTASIA!", che commuoverà più
di una vecchietta, in quei giorni... Eccolo qua.
5 . OTTO RACCONTI SULL'EDUCAZIONE STRADALE
Nel giugno del '98 Rossella Sobrero, direttrice
dell'agenzia di pubblicità e comunicazione "La Fabbrica", mi propone
un lavoro analogo alle Cinque piccole sceneggiature
sull'energia per la SNAM. Il progetto, voluto da FIAT SCUOLA, è
intitolato "MOTO GIOCOSO - Primi passi di educazione stradale".
Del ricco e complesso kit che nel gennaio '99 viene distribuito a decine
di migliaia di classi, io curerò un piccolo libro di racconti, destinati
a ciascun alunno e alla famiglia, che affrontano da una prospettiva narrativa
e poetica gli stessi temi trattati didatticamente nel kit (I veicoli,
I suoni, I segnali stradali, Vigile e semaforo, Le strisce pedonali, I
mezzi pubblici, Le auto).
6 . UN RACCONTO SUL CORNETTO PORTAFORTUNA
Questo racconto breve mi è stato chiesto da Maria Vago per il mensile per bambini "CIAO AMICI". Doveva inserirsi, con altri di altri scrittori, in un numero speciale sulle superstizioni: la scelta dei temi era oramai ristretta, e m' è toccato "il cornetto". Ecco una piccola fiabetta apocrifa e divertita sull'origine di quel culto.
RIME E FILASTROCCHE
I poeti, o semplicemente i rimatori, vengono spesso incaricati di stendere epigrammi, epitaffi, epinici e epitalami in occasioni generiche, o di funerali, o di vittorie, o di nozze. Sanno far quello, e quello gli chiedono. Io sono ben orgoglioso di esser stato incaricato (e in qualche occasione d'esermi incaricato da solo) di scrivere non solo racconti ma anche rime e filastrocche d'occasione, che qui raccolgo..
* ATTITTU. La quartina è
opera di una sconosciuta
attittadora sarda, una popolana poetessa
improvvisatrice esperta nel canto degli attittus, lamenti funebri
per conto terzi. Sentendosi sul collo la commissione come un attentato
alla spavalderia del canto ("Canta, che ti pago"), nel canto rivendica
l'autonomia del canto:
Piango un marito altrui
né perdo né guadagno
voglio lo staio pieno ("a cuccuru", a
cima, non "a raso")
né guadagno e né perdo.
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Questa pagina è stata aggiornata il 18 aprile 1999
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