Bruno Tognolini
INCONTRI D'AUTORE
Incontri con le scuole, convegni, corsi, conferenze, festival e altre occasioni di Poesia Raminga.
Tutti coloro che desiderano invitarmi per incontri con bambini o adulti possono contattarmi scrivendo un messaggio sul LIBRO DEGLI OSPITI.
Io risponderò, e continueremo il rapporto via e-mail.
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NOTA IMPORTANTE
Come si comprende dalla Pagina dei prossimi appuntamenti, gli incontri coi lettori sono, con la scrittura e pubblicazione di libri, parte del mio lavoro.
Un lavoro che non posso fare gratis, o col solo rimborso delle spese, più di quanto gli stessi insegnanti, dirigenti, bibliotecari, librai, assessori e tutti coloro che mi chiamano, possano fare il loro col solo rimborso di ciò che spendono per arrivare alle loro scuole, biblioteche, uffici e librerie.
Invito coloro che mi chiamano agli incontri a considerarmi come un fornitore di poesia e letteratura, non tanto dissimile per ruolo e funzione dalla ditta che fornisce il calore per i loro inverni (un ossimoro che piacerebbe al Medico di De Andrè); e a prendere quindi visione, prima di chiamarmi, della necessaria giusta mercede di cui parla il Vangelo.
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INDICE
Presentazione degli incontri
NOTE TECNICHE
1 . Costi e Fatturazione
2 . Date libere
3 . Fasce d'età
4 . Numero di partecipanti
5 . Durata degli incontri
CONTENUTI DEGLI INCONTRI
SCHEDE BREVI DI TUTTI GLI INCONTRI
Consiglio di scaricare e leggere queste, più rapide e soprattutto più aggiornate delle schede approfondite qui sotto.
SCHEDE APPROFONDITE
Utili soprattutto per gli incontri "specialistici" con insegnanti e operatori, ma non sempre aggiornate.
IL TAMBURO NASCOSTO. Poesie e filastrocche (BAMBINI)
LA PROSA DICE, LA POESIA FA. Poesie e filastrocche (BAMBINI e ADULTI)
LEGGIMI FORTE (MA SCEGLI BENE!). Storie e narrazione (ADULTI)
L'UCCELLO CON TRE ALI. Poesie e filastrocche (ADULTI approfondimento)
LINGUA PINOCCHIA. Editoria per ragazzi e lingua italiana (ADULTI approfondimento)
PITTORE, TI VOGLIO PARLARE. Rapporti fra testo e figure (ADULTI approfondimento)
MECENATI, MANGIAFUOCHI E MEFISTOFELI. Rapporti fra scrittori e mercato(ADULTI approfondimento)
NOTE. Incontri, non laboratori
NOTE. Non obblighi ma raccomandazioni
Home Page
Presentazione
(che non è necessario leggere: chi è afflitto dalla comune penuria di tempo, può saltare alle Note tecniche)
Sono ormai trent'anni che giro l'Italia per incontrare i lettori, bambini e adulti. Avrò parlato di storie e rime, e dell'incanto di scriverle e leggerle, con decine di migliaia di persone. Conquistare i lettori uno per uno è impresa folle e dolce come quella narrata nel libro "L'uomo che piantava gli alberi" di Jean Giono: un pastore che aveva deciso di rimboschire da solo, piantando albero per albero, anno dopo anno, un'intera catena montuosa. Qualcosa di simile accade a me e ad altri colleghi scrittori raminghi, dal Piemonte alla Sicilia, scuolina per scuolina, libro per libro, lettore per lettore.
Bene, posso dire di aver visto crescere negli ultimi decenni in Italia un bel manto di foresta: una florida rete di incontri con lettori bambini e adulti, coltivata con belle e misconosciute abilità da insegnanti, dirigenti scolastiche, bibliotecarie, libraie, mamme lettrici (mi si perdoni il "femminile sovraesteso", ma è pura constatazione d'esperienza) e altri e variegati piantatori di alberi.
Una mappa eloquente di questa bella foresta la offre la pagina dei Prossimi Appuntamenti di questo sito: vi si distingue, scorrendola da fondo a cima, l'infittirsi delle fronde (le date) e l'estendersi della superficie boschiva (le cento città).
"Ma le scuole non hanno soldi!", si sente dire. Lo so, è vero, è un dato di fatto. Ma sono dato di fatto anche le fatture che ho emesso in questi decenni (sono un Poeta Partita IVA) a tante decine di Istituti Comprensivi. Quelle fatture dicono che i dirigenti se davvero lo vogliono, col prezioso appoggio delle loro DSGA (o in qualche caso malgrado loro...), sanno trovare fra le pieghe della kafkiana burocrazia in cui nuotano i fondi, i bandi, i progetti speciali, gli sponsor, e tutti gli altri espedienti (fra cui addirittura, in certi casi e per fortuna pochi, le famiglie che si quotano) per chiamare all'opera nelle loro scuole un Poeta Ramingo.
Continueranno, continueremo a provarci. E se riusciremo a favorire la crescita sulla Povera Patria inaridita di qualche ciuffo di bosco, tanto meglio: ci sederemo all'ombra e leggeremo.
Ecco quindi, di seguito, le NOTE TECNICHE coi costi, le date libere, le fasce d'età, il numero di partecipanti, la durata degli interventi: insomma, i dati necessari ai programmatori di eventi per comprendere se le mie proposte possono incontrare le loro esigenze e disponibilità.
Ed ecco a seguire le DESCRIZIONI DI CONTENUTO: le tipologie di "incontri con l'autore", distillate dai trent'anni d'esperienza e rinfrescate con le ultime novità del lavoro e delle opere. Possono essere utili a insegnanti, bibliotecari, librai, dirigenti scolastici, per decidere che tipo di intervento propormi, e per documentarlo poi nei loro materiali informativi.
Tenendo conto di una cosa importante: non sono un "esperto". Gli incontri, pur orientati su argomenti talora teorici, sono e restano incontri con uno scrittore, poeta e narratore per bambini e per tutti. Che parte dalle sue opere, e dalla visione del mondo (personale e arbitraria, poetica e non scientifica) che le sottende, per proporre rime e storie, spesso e molto volentieri non sue, e riflessioni e narrazioni ai bambini e agli adulti che lo ascoltano.
COSTI E FATTURAZIONE
I costi degli incontri coi bambini e con gli adulti sono identici
Incontri singoli
Il costo di un singolo incontro, che può durare (vedi sotto) da una a due ore, è di 500 Euro più oneri fiscali (conteggiati qui sotto) se l'incontro avviene in situazioni che mi consentano di andare e tornare in giornata: cioè se ha luogo nelle vicinanze di Bologna o Lecce, le mie due città di dimora.
In tutte le altre occasioni in cui l'incontro richieda un viaggio più impegnativo e un pernottamento il costo di un singolo incontro è di 750 Euro più oneri fiscali, spese di viaggio, vitto, e alloggio.
Due incontri e intera giornata
Per due incontri nella stessa mattinata (per esempio nelle scuole quando il numero degli alunni partecipanti ecceda i limiti descritti qui sotto) o per altre situazioni che richiedano l'impegno dell'intera mattinata dalle 9 alle 13, il costo è di 750 Euro più oneri fiscali e spese.
Per tre incontri nella stessa giornata (per esempio, nella formula che preferisco: due nella mattinata con scolaresche e uno nel pomeriggio o alla sera con adulti), o per altre articolazioni di incontri che richiedano il mio impegno nell'intera giornata, il costo è di 850 Euro più oneri fiscali e spese.
L'apparente squilibrio dell'onorario (sia un unico incontro che due incontri di seguito nella mattinata = stesso costo, 750 Euro + spese), si spiega facilmente con quanto detto sopra: un'ora e mezza di incontro per me significa una giornata e mezza o due di lavoro, se la distanza esige lunghi viaggi e pernottamento. Il costo copre, con evidente frugalità rispetto alla mia età anagrafica e artistica, questo tempo di lavoro: un giorno e mezzo, non una mattinata. Evidentemente, una volta che son lì, conviene "sfruttarmi" a pieno.
Incontri di formazione, corsi e seminari estesi
Per corsi di formazione più specialistici e approfonditi, dedicati a insegnanti, educatori, studenti universitari, bibliotecari etc., strutturati in cicli di incontri in più giornate, consecutive o a intervalli, o per seminari intensivi in una sola e intera giornata, saranno presi accordi economici di volta in volta, partendo dai costi indicati sopra.
Fatturazione
Tutti gli incontri saranno fatturati con fattura elettronica secondo queste voci (pignoleria contabile forse poco poetica, ma utile e santa):
Onorario = € 500,00
+ Rivalsa INPS 4% = € 20,00
Totale imponibile = € 520,00
+ IVA 22% = € 114,40
Importo totale = 634,40
- R.A. 20% sull'imponibile = € 104,00
Importo = € 530,40 (su cui io pago poi l'IVA di 114,40, quindi il mio compenso netto è di 416 €)
Onorario = € 700,00
+ Rivalsa INPS 4% = € 28,00
Totale imponibile = € 728,00
+ IVA 22% = € 160,16
Importo totale = 888,16
- R.A. 20% sull'imponibile = € 145,60
Importo = € 742,56
Onorario = € 750,00
+ Rivalsa INPS 4% = € 30,00
Totale imponibile = € 780,00
+ IVA 22% = € 171,60
Importo totale = 951,60
- R.A. 20% sull'imponibile = € 156,00
Importo = € 795.60
Onorario = € 850,00
+ Rivalsa INPS 4% = € 34,00
Totale imponibile = € 884,00
+ IVA 22% = € 194,48
Importo totale = 1078,48
- R.A. 20% sull'imponibile = € 176,80
Importo = € 901,68
E così via.
Indice
DATE LIBERE
Dedico agli incontri coi lettori un lavoro a settimane alterne: una settimana in giro per l'Italia, con base di viaggi nella casa di Bologna, e una nella casa di Lecce a scrivere e riposare. Ecco qui sotto un calendario indicativo delle mie date libere, costruito su questo pendolo casa/viaggi e su alcuni appuntamenti fissi (Fiera di Bologna, Salone di Torino, Festival Tuttestorie di Cagliari, etc.).
ATTENZIONE, PERÒ: QUESTA LISTA DI DATE È IN MOVIMENTO.
I giorni indicati come liberi potrebbero non essere più tali, e altri giorni potrebbero essersi liberati, o essere liberati per occasioni speciali. La cosa migliore, per gli ostinati e molto motivati, è provare a contattarmi comunque, scrivendomi qui nel Libro degli ospiti, e verificare situazione per situazione.
Ecco dunque le date che, al momento, paiono libere dal giugno 2024. Perché purtroppo, come ogni anno, le settimane dedicate agli incontri nei mesi di marzo, aprile e maggio sono completamente "sold-out", murate di impegni.
GIUGNO 2024
Da lunedì 3 a giovedì 6 giugno
Da lunedì 17 a domenica 23 giugno
LUGLIO 2024
Da lunedì 1 a domenica 7 luglio
Per il resto del mese, scrivere qui nel Libro degli ospiti
AGOSTO 2024
Nessuna data libera: vacanza
SETTEMBRE 2024
Da lunedì 16 a domenica 22 settembre
OTTOBRE 2024
Da lunedì 28 ottobre a domenica 3 novembre
NOVEMBRE 2024
Da lunedì 11 a domenica 17 novembre
25, 26, 27, 29 e 30 novembre
DICEMBRE 2024
Da lunedì 9 a domenica 15 dicembre
Indice
FASCE D'ETÀ
(PER GLI INCONTRI CON LE SCUOLE)
La fascia d'età ottimale a cui mi rivolgo è dal secondo ciclo delle scuole primarie in su. I miei ascoltatori ideali sono i bambini di quarta e quinta primaria, e le terze con un po' di fatica.
Solo in pochissime e speciali occasioni potrò incontrare le prime e le seconde (mi chiedono a volte "un rapido saluto" fra gli incontri coi più grandi), e in nessun caso le scuole dell'infanzia.
Questa esclusione, che la mia onorata qualifica di Poeta Ramingo Anziano ormai mi impone, merita qualche riga di spiegazione, e di scusa. Chiedo alle maestre di perdonarmi, di non insistere, giurando che i loro bambini di prima e seconda "hanno tanto letto e apprezzato i miei libri, e ora vorrebbero tanto vedermi". Perché lo so, ci credo: ma faccio fatica ormai a farmi vedere, a "metterci la faccia" sorridente mascherona, a semplificare in tratti grossi e colori accesi il discorso. Ho bisogno di parlare e interagire su livelli più larghi e complessi, non di intrattenere. L'ho fatto per tanti anni: non ho più l'età. Davvero, perdonatemi: posso venire solo a queste condizioni: con qualche fatica terze, con sicurezza quarte, con gioia quinte.
E su fino alle medie inferiori e superiori. Ordini scolastici, questi, le cui porte sono per me molto più strette. Le prof generalmente, e forse comprensibilmente, sentendo parlare di " filastrocche" concludono che non è materia che riguardi i loro programmi. Solo quelle che conoscono già il mio lavoro, come ex maestre o mamme o in altre vesti, mi chiamano a incontrare i loro studenti. Che invece accolgono molto bene, meglio e più a fondo che alla primaria, il cammino che propongo loro, di espansione della poesia (che ora studiano) alle filastrocche (che dicevano pochi anni fa), al rap che ascoltano, agli slogan degli spot e degli stadi, alla preghiera, all'invettiva, etc.: per poi tornare con altro respiro all'antologia italiana di classe.
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NUMERO DI PARTECIPANTI
(PER GLI INCONTRI CON LE SCUOLE)
Queste considerazioni riguardano solo gli incontri coi bambini: per gli adulti non ci sono limiti di numero dei partecipanti.
L'efficacia di una comunicazione con tutti e con ciascuno, come quella che cerco di mettere in campo negli incontri con le scolaresche, è invece inversamente proporzionale alla quantità degli ascoltatori: quanti più sono tanto meno ricevono e danno in cambio. Io devo poter guardare in faccia tutti, e interloquire con tanti. Infatti, quando il posto lo consente, me ne vado volentieri camminando fra le sedie.
Una sola classe sarebbe l'ideale; ma poiché so che questa condizione per motivi sacrosanti di bilancio è quasi utopica, posso incontrare con buoni risultati due classi per volta, o tre se sono poco numerose.
Non andrei molto oltre una settantina di bambini. Ho fatto "incontri con l'autore" anche con cento, duecento, cinquecento bambini: un microfono e una manopola del volume adegua la forza della voce, ma non quella della comunicazione.
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DURATA DEGLI INCONTRI
Gli interventi consueti, sia coi bambini che con gli adulti, durano da una a due ore a seconda di circostanze ed esigenze, con una misura abituale e per me ottimale di un'ora e mezza. Meno di un'ora, se proprio situazioni particolari lo esigono, si può: ma non vale forse la pena, di certo la spesa. Per seminari intensivi con adulti, workshop etc., le ore possono diventare quattro, e sei con la loro pausa pranzo.
Ho constatato in anni d'esperienza che un'ora, e in certe buone condizioni un'ora e mezza, è in media il limite d'attenzione dei bambini per un incontro che non è "laboratorio", non coinvolge nel fare ma solo nell'ascoltare, capire, chiedere, ragionare, immergersi nell'incanto delle rime. Spesso con certe quinte sono trascorsi incontri di due ore, e non volevano andar via.
Questi limiti, infatti, non sono mai fiscali: se i bambini o i ragazzi possono e vogliono ascoltare e parlare con me più a lungo, e se non ci sono altre classi che attendono, o scuolabus, o mense, o genitori o altri motivi che premono, io sono lì per loro.
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INCONTRI, NON LABORATORI
Sgombriamo subito il campo da equivoci: i miei incontri non sono laboratoriali, non "faccio scrivere" i bambini, non "faccio fare".
Io racconto e loro ascoltano, loro mi parlano e io ascolto e rispondo.
Ricordo ciò che disse una volta Roberto Piumini tanti anni fa, in una riunione di redazione dell'Albero Azzurro, un po' annoiato da ciò che chiamavamo - impropriamente - "interattività" (chiedere al bambino telespettatore di alzarsi dal divano, andare alla finestra, domandare qualcosa alla mamma, etc.); Roberto, un po' esasperato dalla meccanicità della formula, disse: "Ma insomma, questo bambino può ben stare seduto col corpo: se ascolta davvero si alza nella mente!".
Non l'ho mai scordato. Fare, farli fare, farli alzare per fare purché sia non è sempre garanzia di partecipazione; si può essere in piedi e in movimento, e seduti nella mente; e seduti zitti e fermi, ma ritti in piedi e in cammino nella mente.
Non faccio scrivere rime ai bambini, non ho studiato, non mi sono addestrato in questi trent'anni per farlo; ho cercato di imparare a scriverle io, le rime e le storie, a dirle e a ragionarci e raccontarci su. Non faccio fare ai bambini, dunque, faccio io, per loro e con loro: ma giuro, il lampo di presenza felice che vedo (non sempre ma spesso) nei loro occhi, anche se sono (o forse proprio perché sono) seduti e zitti ad ascoltare, mi fa scorgere davanti a me creature sveglie e vive come scoiattoli al mattino, in piedi nella loro mente, e anzi: in cammino.
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NON OBBLIGHI MA RACCOMANDAZIONI
A differenza di ciò che fanno in buona fede e a buon diritto altri colleghi scrittori, io non pongo precondizioni obbligate, cose da fare o dire irrevocabilmente coi bambini prima dell'incontro con l'autore. Mi è accaduto di incontrare classi del tutto vergini, che non avevano la minima idea di chi andavano a incontrare e cosa andavano a fare, e scoprire, a volte proprio per questo, curiosità, domande, provocazioni vivaci e feconde. Ciò detto, però, ritengo giusto e utile proporre alcuni consigli.
1 . SAREBBE BELLO CHE I BAMBINI LEGGESSERO QUALCOSA DI MIO.
Se i bambini prima dell'incontro hanno avuto per le mani un mio libro, se l'hanno letto soli a casa o ci hanno lavorato su con le insegnanti; o anche solo se hanno trovato e letto in classe qualche mia filastrocca sui libri di testo: allora attenderanno uno scrittore, e incontreranno me. Viceversa, se questo non accade, è forte il rischio (parlo per esperienza) che si aspettino d'incontrare "uno famoso", come dicono loro. Anche quest'ultima situazione, con una certa fatica, si può volgere a qualche beneficio, ma la prima è di gran lunga la più feconda. L'aspettativa febbrile, la curiosità che per tanti anni ho visto formicolare prima dell'incontro; e l'incanto, la sorpresa, l'adesione che spesso ho visto seguire dopo l'incontro; queste forti emozioni, se i bambini le associeranno a un testo letterario, una poesia, una storia che conoscono, anziché restare inutilmente attaccate alla mia persona, che se le porta via, caricheranno come una pila quel testo letterario, e forse per contagio tutti gli altri.
2 . SAREBBE BELLO CHE I BAMBINI POSSEDESSERO UN MIO LIBRO.
Quest'effetto talismanico è poi dieci volte più potente quando non una mia poesia sul libro di scuola, o incollata in fotocopia sui quadernoni, ma un libro vero e proprio, un mio libro gli resta in mano; quando (con l'aiuto dell'istituzione, se le condizioni della famiglia non lo consentono) i bambini se lo portano a casa con firma autografa e dedica e saluto al loro nome nel suo frontespizio, anziché su quaderni e diari e fogliettini come autografo di "uno famoso". Non è certo il trascurabile introito delle royalties (il 7% del prezzo di copertina: fate il conto) che mi spinge a raccomandare di comprare i libri ai bambini. È un'altra semplice constatazione: noi spendiamo fatica e risorse per la custodia di quel patrimonio umano che è la lettura: ma la promozione della lettura senza il libro rischia d'essere vuoto guscio, lieve buccia d'intenti che il vento di qualche giorno si porta via.
3 . PUÒ ESSERE UTILE PREPARARE LE LORO CURIOSITÀ PER L'INCONTRO.
La maestra, se vuole, può seminare e innaffiare la loro curiosità prima dell'incontro: parlando degli scrittori in generale, del loro lavoro millenario di narrare il mondo agli uomini e ai loro bambini; segnalando loro come anche i film e i cartoni (che in genere apprezzano più dei libri) hanno alle spalle uno scrittore di storie, che si chiama sceneggiatore; ricordando i racconti orali, le fiabe delle nonne, i trovatori e i poeti raminghi, insomma: tutti i "grandi" che hanno scelto di fare per mestiere il narratore di storie e rime. E infine presentando una piccola giostra dei miei libri, e qualcuno leggendolo insieme.
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CONTENUTI DEGLI INCONTRI
Le descrizioni che si leggono nei documenti PDF scaricabili qui sotto, le SCHEDE BREVI e le SCHEDE APPROFONDITE, sono in continua evoluzione. In movimento è il mio raccontare, dire versi e ragionare con chi mi sta di fronte: e cambia spesso, a seconda di chi mi sta di fronte, dei libri che scrivo, delle terre di pensiero e scrittura che viaggio. Ma poiché i programmatori d'eventi qualche previsione devono pur avere su ciò che avverrà, e ciò che desiderano avvenga, ecco le mie migliori e più aggiornate descrizioni dei contenuti che animano i miei incontri col pubblico.
SCHEDE BREVI DI TUTTI GLI INCONTRI
Consiglio di scaricare e leggere queste, più rapide e soprattutto più aggiornate delle schede approfondite qui sotto.
SCHEDE APPROFONDITE
Utili soprattutto per gli incontri "specialistici" con insegnanti e operatori, ma non sempre aggiornate.
IL TAMBURO NASCOSTO. Poesie e filastrocche (BAMBINI)
LA PROSA DICE, LA POESIA FA. Poesie e filastrocche (BAMBINI e ADULTI)
LEGGIMI FORTE (MA SCEGLI BENE!). Storie e narrazione (ADULTI)
L'UCCELLO CON TRE ALI. Poesie e filastrocche (ADULTI approfondimento)
LINGUA PINOCCHIA. Editoria per ragazzi e lingua italiana (ADULTI approfondimento)
PITTORE, TI VOGLIO PARLARE. Rapporti fra testo e figure (ADULTI approfondimento)
MECENATI, MANGIAFUOCHI E MEFISTOFELI. Rapporti fra scrittori e mercato(ADULTI approfondimento)
NOTE. Incontri, non laboratori
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Questa pagina è stata creata il 24 dicembre 2008, e aggiornata il 4 marzo 2024
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POST SCRIPTUM
FABRIZIO DE ANDRÈ - UN MEDICO
da "Non al denaro né all'amore né al cielo"
Perché la poesia, anche e per me soprattutto quella cantata, è libro dei salmi, dove noi troviamo racconto, spiegazione e istruzione per l'uso di ciò che ci accade.
Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando rossi di frutti li credevo feriti.
La salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti.
Un sogno, fu un sogno ma non durò poco,
per questo giurai che avrei fatto il dottore.
E non per un dio ma nemmeno per gioco:
perché i ciliegi tornassero in fiore,
perché i ciliegi tornassero in fiore.
E quando dottore lo fui finalmente
non volli tradire il bambino per l'uomo,
e vennero in tanti e si chiamavano "gente",
ciliegi malati in ogni stagione.
E i colleghi d'accordo, i colleghi contenti
nel leggermi in cuore tanta voglia d'amare,
mi spedirono il meglio dei loro clienti,
con la diagnosi in faccia e per tutti era uguale:
ammalato di fame incapace a pagare.
E allora capii, fui costretto a capire,
che fare il dottore è soltanto un mestiere,
che la scienza non puoi regalarla alla gente,
se non vuoi ammalarti dell'identico male,
se non vuoi che il sistema ti pigli per fame.
E il sistema sicuro è pigliarti per fame,
nei tuoi figli in tua moglie che ormai ti disprezza,
perciò chiusi in bottiglia quei fiori di neve.
L'etichetta diceva: elisir di giovinezza.
E un giudice, un giudice con la faccia da uomo,
mi spedì a sfogliare i tramonti in prigione,
inutile al mondo ed alle mie dita,
bollato per sempre truffatore imbroglione:
dottor professor truffatore imbroglione.