Bruno Tognolini
UFFICIO POETICO
Ideazione, scritture, realizzazioni nell'ambito di festival, eventi, progetti
Festival Tuttestorie di letteratura per ragazzi - Sesta edizione
NON DIRLO A NESSUNO! - Racconti, visioni e libri per svelare segreti
Cagliari, 6/7/8/9 ottobre 2011. A cura della Cooperativa Tuttestorie, in collaborazione con Bruno Tognolini e Vittoria Negro
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VISTI DAL BUCO DI FIABA
Tavole di FRANCESCA AMAT su brani di fiabe tradizionali selezionati da BRUNO TOGNOLINI
Exmà, ogni giorno, visite guidate e narrate dai Volontari del Festival
Il segreto dello sposo animale, che di notte è un bellissimo giovane ma non si deve sapere, il segreto dell'ultima stanza che non si deve aprire, del nome segreto che nessuno deve scoprire, della parola chiave che dischiude i tesori, della fanciulla vestita da maschio, del linguaggio degli animali…
La fiaba è una cascata di segreti, non c'è che da tendere il cesto. Bruno Tognolini ne raccolti una ventina per Francesca Amat, che li ha illustrati e figurati; ma poi celati di nuovo con una porticina per ogni tavola, da cui - prima di aprirla e guardare bene tutto - si può spiare solo per dettagli. Perché questo forse è la fiaba: un buco di serratura per guardare da dentro un castello i segreti del mondo. E questo forse sono anche i segreti: dettagli, spiragli, ritagli di realtà, visti per buchi angusti, che spesso non svelano un bel niente ma anzi celano il tutto. E questo forse la fiaba insegna dei segreti: invece che spiare dalla serratura, è meglio aprire la porta.
Le venti tavole realizzate da Francesca erano quasi celate al caos del Festival in un tunnel solitario, a cui un cartello colorato indirizzava. Lì, allineate come finestre smaglianti du due grandi pannelli neri, attendevano enigmatiche i visitatori. Un gruppo di Volontarie "scelte" del Festival (laureande e laureate del Corso di Letteratura per l'Infanzia dell'Università di Cagliari), instruite da Francesca, accoglievano le classi e le famiglie, narravano e dischiudevano i Segreti. Perché erano Segreti da dischiudere, celati da una porta colorata, su cui un piccolo foro tondo, un po' buco della serratura e un po' oblò, traeva in inganno, mostrando un dettaglio che poi, aprendo lo sportello, si rivelava ben altro da ciò che era parso. Le Guida introduceva ai Segreti di Fiaba, apriva ogni porta (solo lei perché il manufatto era fragile), rivelava l'abbaglio, leggeva il frammento di fiaba portatore del Segreto. Ecco una parca selezione di cinque fra le venti tavole che componevano la mostra.
2. IL SEGRETO DELLA SPOSA RAPITA (da "La rana zarina", fiaba russa)