Rai3. LA MELEVISIONE. Favole e cartoni
Testi di Mela Cecchi e Bruno Tognolini - A cura di Mussi Bollini - Regia di Pierluigi Pantini

SCALETTA della Puntata 4
di Bruno Tognolini

"BECCA-LECCA"

Personaggi: FOLLETTO, ORCO, FATA
Tema: I LECCA-LECCA

Indice Melevisione
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1) RVM. SIGLA INIZIALE. 30''


2) STUDIO. INTERNO CASA poi BANCONE. FOLLETTO e FATA. INTRODUZIONE. 2'30''

CASA. Incipit meteorologico. Il Folletto parla del tempo col bambino spettatore davanti all'Attaccapanni Barometro. Oggi sole velato da nuvole: mantello da mezza stagione. E via al...

CHIOSCO. Chiacchierando col bambino, il Folletto si mette all'opera (sbuccia e affetta frutta fresca). Arriva una risata a cascatina, e sfreccia attraverso il campo una figura così veloce che non si capisce chi sia. Due volte, tre. Il Folletto si interrompe appena: è la Fata che prova a decollare... Infatti eccola, al quarto passaggio si ferma ansimante e spiega: deve andare nella Città Laggiù, perché Roberta, una dei bambini di cui lei è Fata-zia, oggi è di malumore, e lei deve portarle un po' di allegria. Ne ho qui un sacchetto. Ma oggi non mi riesce di volare! - Però in compenso corri velocissima. Il Folletto le consiglia una cosa: perché non ci va di corsa alla Città Laggiù? Giusto! - ride la Fata - Che scema! E via, parte in gran carriera: effetto sonoro da cartone animato, tipo palla di proiettile. Il Folletto tende l'orecchio: dev'essere già arrivata.

Bene, speriamo che non venga più nessuno: perché questo è il momento del suo cartone preferito. Vediamo... Il Folletto sceglie da un gran cesto di frutta. Ecco: un mandarino. Uno basta - spiega - perché è un cartone da 3 minuti. Per uno da 10 ce ne vogliono due, oppure un'arancia grande.


3) RVM. ANIMAZIONE. "PLONSTERS". 3'


4) STUDIO. BANCONE. FOLLETTO e ORCO. FILASTROCCA 3'

Il Folletto fa una confidenza al bambino spettatore: eh sì, anche ai Folletti, che sono personaggi delle fiabe, piace stare a sentire altre fiabe, belle storie e bei cartoni: ma solo se son belli...

Ma che succede ancora? TUMP - TUMP! Tutto trema (si può far "tremare" l'inquadratura?). È l'Orco che arriva cantando e saltando come un canguro (gli piace saltare). E tu dove vai? - In città. - Non mi dire che anche tu hai qualche bambino da consolare... - No. Da mangiare. Vado nella Città Laggiù a mangiare bambini, perché io sono un Orco. Il Folletto, senza drammatizzare, e senza troppe difficoltà, lo dissuade: senti questo lecca-lecca come è buono, altro che bambini... L'orco prende un grosso LECCA-LECCA e lo succhia beato. Il Folletto tira fuori i suoi BONGHI e batte il ritmo (?), mentre l'Orco recita biascicando "La Canzone che si sente / Ma non si capisce niente / la fila-filastrocca / con il lecca-lecca in bocca...".

Alla fine l'Orco è entusiasta: vuole un lecca-lecca anche per la Fata, perché questa filastrocca che non si capisce niente la farà ridere tantissimo. Il Folletto non ne ha più, l'Orco dovrà tentare con lo Sputapalline. Neanche a dirlo esce un cartone...


5) RVM. CARTONE. "TOPINI DEI DENTI DI LATTE" 5'


6) STUDIO. PIATTAFORMA. FOLLETTO. MANUALITÀ 4'

Sulla Piattaforma il Folletto scruta intorno col CANNOCCHIALE. Gira gira finché lo punta in camera. Ah ecco la Città Laggiù. Ed ecco le case. Ed ecco una finestra. Ed eccoti! Ti vedo, sai? Sei lì a casa tua, seduto su un divano color... con un tavolino color... con una sedia color ... etc.

Chiede se si è spaventato per l'Orco: lo tranquillizza, non deve credergli, è un fanfarone... Anzi, si può fare di più: gli insegnerà a costruire un Topino Spaventaorchi. Perché deve sapere che gli Orchi sono grandoni come elefanti, ma hanno paura dei topini. Allora ecco come fare un topino con un vecchio pezzo di pelliccia, un guanto spaiato, etc.

Il Folletto punta ancora il Cannocchiale in camera. Ora però voglio vedere cosa stai guardando nel tuo televisore, se per caso c'è qualche cartone che mi piace. Ecco, mi pare che ne stia iniziando uno proprio ora! Sì, è di quelli che piacciono a me! Posso guardarmelo anche io da qui?...


7) RVM. CARTONE. "OAKIE DOKE" 10'


8) STUDIO. BOSCO e BANCONE. ORCO E FATA, poi FOLLETTO. GIOCO 4'

BOSCO. L'Orco è imboscato dietro un albero con sei lecca-lecca infilati fra le dita dei pugni chiusi. Confida al bambino che nel Bosco ha trovato un intero albero di lecca-lecca, e ora sta aspettando la Fata per regalargliene uno. Ma la Fata passa sfrecciando, e lui deve raggiungerla al...

BANCONE. Qui la trova, ma arrabbiatissima. Ma che lecca-lecca d'Egitto! Lo sa perché Roberta, una delle bambine di cui lei è Fata-zia, era triste e spaventata? Perché aveva letto una fiaba in cui un Orco mangiava i bambini! Nasce un diverbio. Tu i bambini devi lasciarli stare, capito? - Ma io sono un Orco, devo spaventarli! Insomma, chi ha ragione? - chiedono al bambino a casa. Eh no! Lui non può fare l'arbitro! Decidono di risolverla con una Partita di Lecca-lecca Golf, e il bambino farà da giudice (guarda anche tu, così lo fai coi tuoi amici...). Su un tavolino tracciano un cerchio con un gesso; fanno due palline di carta; mettono in bocca due lecca-lecca, e seduti al tavolino col bastoncino che sporge dalla bocca colpiscono i pallini per farli entrare nel cerchio. Ma prendono sempre più gusto al sapore, e infine con grandi mugolii da golosi lasciano perdere il gioco.

Il Folletto arriva, e li vede andar via recitando la "Filastrocca / con il lecca-lecca in bocca". Beh, non stupitevi - dice ai bambini a casa - anche voi siete così, no? A volte incominciate un gioco, poi lo lasciate perdere... Magari perché incomincia un cartone: per esempio... vediamo il giornale...


9) RVM. CARTONE. "BABALOOS". 3'


10) STUDIO. BANCONE. ORCO E FATA, poi FOLLETTO. 2'

ATTENZIONE: RIDURRE A 2'. Orco e Fata sono lì che succhiano gli ultimi tre bastoncini asciutti. Basta, ne hanno mangiato tre a testa e son finiti. Infatti erano sei: scenetta matematico-gestuale. Sei dita, sei lecca-lecca, quanti a me, quanti a te? No, il dito non devi succhiarmelo, serve per contare!... etc. Comunque sono finiti. Invece no: arriva il Folletto con le mani piene di lecca-lecca: anche lui ha trovato l'albero, e ora potrà rifornire per bene lo Sputapalline. E potranno fare delle bellissime "Filastrocche / con il lecca-lecca in bocche", oppure delle bellissime Partite di Lecca-lecca Golf, oppure dei bellissimi Becca-lecca (i tre imitano gli uccelli che beccano coi bastoncini in bocca), o il Lecca-lecca Tamburino (il Folletto suona i bonghi con due lecca-lecca/bacchette), o il Lecca-lecca Microfono (l'Orco canta in un lecca-lecca/microfono, con una bocca così grande che ci finisce dentro e lo succhia), o il Lecca-lecca Palloncino (la Fata cerca di leccare un PALLONCINO ROSSO, quelli con la bacchetta che sembrano lecca-lecca giganti), e altre simili similitudini.

I due se ne vanno ridendo e festeggiando, Il Folletto resta solo, col suo lecca-lecca in bocca. Guarda la Melevisione. Gli viene un'idea: chissà se le piacciono i lecca-lecca... Sì, le piacciono!


11) RVM. CARTONE. "SUPERTED" 10'


12) STUDIO. LUOGO. PERS. COMMIATO. 2'

La Fata fa un bel riepilogo. Hai capito allora? Ogni bambino ha una Fata-zia che lo protegge e ha un Orco che lo spaventa. La Fata-zia e l'Orco però, nel loro Bosco delle Fiabe, sono anche amici e mangiano lecca-lecca insieme. Per spaventare l'Orco bisogna fargli vedere un topino. Ma l'Orco è anche ghiotto di lecca-lecca, e quando ne ha non mangia mai bambini. Quindi per i bambini è bene tenere un topino finto e un lecca-lecca vero in una tasca. (Si avvicina l'Orco.) Per esempio, ssss! Guardate... La Fata estrae da una tasca un topino finto, si avvicina all'Orco, gli tende un agguato, lo fa spaventare. Grida e risa e canti di paura, fuga e inseguimento.

Mentre i due passano e ripassano di corsa sullo sfondo, il Folletto viene a salutare in PP. Capito? Topino finto e lecca-lecca vero. E mostra un LECCA-LECCA A FORMA DI TOPINO (un topino finto, quelli per i gatti, fissato a una bacchetta), cui dà due leccate. Bleah!


13) SCORRIMENTO TITOLI DI CODA 30''


TOTALE 50'
 

Scalette e copioni sono regolarmente depositati alla SIAE - Sez. DOR.
 

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