PRESENTAZIONI
ASSAGGI All'inaugurazione della 10^ edizione del Festival Tuttestorie di Letteratura per Ragazzi, giovedì 8 ottobre 2015 all'Exmà di Cagliari alle 18:30, con attori che recitano e cantano i personaggi-guida del festival negli anni, presenteremo questo libro, dove avranno ancora vita: senza idea che mai più andassero nel mondo. E invece eccole. Nel libro cinque QR-code, stampati accanto ai testi, consentiranno di ascoltare le cinque canzoni musicate da Antonello Murgia. Il libro può essere acquistato online presso CARLO GALLUCCI EDITORE |
All'indice
Una delle canzoni scritte per il Festival
2013. Festival Tuttestorie della CASA
Marcetta dei Lumacoidi
Musica originale di Antonello Murgia, voci di Fabio Marceddu e Maria Loi
All'indice
Una delle dieci "Paste Madri", riflessioni sui Temi del Festival
2008. Festival Tuttestorie degli ANIMALI
La Pasta Madre
In questa edizione cominciava a emergere l'esigenza di avere, già da mesi prima del festival, un'esposizione del tema più larga e profonda, che partendo dai brain storming dei quattro ideatori (Manuela e Cristina Fiori, Claudia Urgu ed io), ne tracciasse, prima di tutto per noi, un orizzonte: una mappa da dare poi in mano a tutti i costruttori e gli ospiti e i visitatori del festival. Una risorsa importante per le maestre, e per le loro scolaresche che avrebbero esplorato i confini del tema prima di venire a trovarci.
Mi venne affidato dalle tre Tuttestorie il compito di dare forma scritta a questa mappa, che fra qualche anno chiameremo “Pasta Madre”. Era un testo destinato agli adulti, non ai bambini. Veniva inserito nella brossura del programma, nelle schede stampa, veniva allegato alla lettera per le maestre.
Quel primo anno, ancora breve e agile (poi sarebbe cresciuta fin troppo), diceva così.
All'indice
Una delle dieci Lettere alle maestre
2011. Festival Tuttestorie dei SEGRETI
Lettera alle Maestre Pescatrici di Segreti
· Ci siamo scelti un compito difficile, stavolta. O che rende difficile il tradizionale e benedetto contributo narrativo dei bambini al festival dei libri. Secondo alcuni, i segreti sono fatti per essere detti, e molti forse lo sono, ma altri no.
· Come possiamo chiedere ai bambini di rivelarci i loro segreti perché, secondo le modalità tradizionali del Festival Tuttestorie, vengano pubblicamente esposti in belle stampe stese sui fili del festival, o declamati dagli attori nello spettacolo finale?
· Dovremo probabilmente aspettarci che i bambini:
a) non ce li dicano (e fanno bene)
b) ce li dicano ma farlocchi, ci propinino segreti inventati (e fanno bene del pari)
· Proviamo allora ad attrezzarci per queste eventualità, con quattro strategie, quattro reti da pesca.
1. Rete per i PESCIOLINI – I DINTORNI DEI SEGRETI
2. Rete per i TONNI – I SEGRETI PUBBLICI
3. Rete per i SQUALI – I SEGRETI ANONIMI
4. Rete per i PESCI DEGLI ABISSI – I SEGRETI SEGRETI
Questo è forse il vivaio che si rivelerà più ricco e fecondo di pesca. Bisognerà trovare le strategie, le giuste domande, per sondare ciò che i bambini pensano, sanno, temono, immaginano dei segreti, senza chiedere che parlino dei loro segreti. Ragionare con loro sui segreti in generale, invitando certamente ognuno a pensare magari ai suoi, ma senza dirli.
Una serie di domande (che invitiamo le insegnanti e tutti quelli che possono e vogliono ad arricchire) potrebbe essere questa.
AVERE SEGRETI
1. A cosa servono i segreti?
2. è meglio averli o è meglio non averli?
3. Perché è meglio averli?
4. Perché è meglio non averli?
5. Avere segreti fa star bene o fa star male?
6. Ci sono segreti che fanno stare bene?
7. Quali potrebbero essere, “per esempio”? Inventa!
8. E segreti che fanno stare male?
9. Quali potrebbero essere?
10. Cosa si fa quando un segreto fa stare bene?
11. Cosa si fa quando fa stare male?
12. (continuate voi…)
A CHI DIRE I SEGRETI
13. A chi si possono dire i segreti?
14. Quando dici un segreto a qualcuno, sei sicuro che non lo dirà a nessuno?
15. è meglio dire i segreti ai genitori, ai fratelli o agli amici?
16. O a chi altri? A un peluche? A un amico immaginario?
17. Ci sono segreti che si possono dire ai genitori, e non agli amici?
18. Quali sono “per esempio”?
19. E segreti che si possono dire agli amici e non ai genitori?
20. Quali, “per esempio”?
21. Ci sono segreti che non si possono dire a nessuno?
22. Quali sono? Inventa!
SPIFFERARE I SEGRETI
23. Quando qualcuno dice in giro un segreto che gli hai confidato, cosa provi?
24. Perché lo ha detto, secondo te?
25. è solo uno sciocco e non ci ha pensato, o lo ha fatto apposta?
26. Quando dicono a te un segreto, non lo dici a nessuno?
27. Qualche volta ti è capitato di dire a qualcuno un segreto che ti è stato confidato?
28. Perché lo hai fatto?
29. Ora stai custodendo un segreto di qualcuno?
30. Quando ti dicono un segreto di un altro, un segreto segreto, cosa provi?
31. Sei contento di saperlo o sei scontento?
32. Ci sono segreti di altri che sei contento sapere? Quali “per esempio”?
33. E altri che non sei contento di sapere? Quali? Perché ti fanno scontento?
I SEGRETI DEI GRANDI
34. I grandi, secondo te, hanno segreti che non dicono ai bambini?
35. Segreti brutti o segreti belli?
36. Fammi un esempio di segreti brutti che potrebbero avere (inventa!)
37. Fammi un esempio di segreti belli
38. I tuoi genitori, secondo te, hanno segreti?
39. Tu vorresti saperli?
40. Può capitare secondo te che un bambino frughi in cerca dei segreti dei grandi?
41. Può capitare di scoprire i segreti dei grandi per caso?
I SEGRETI DEI PICCOLI
42. Secondo te i piccoli hanno segreti piccoli e i grandi hanno segreti grandi?
43. Quando dici i tuoi segreti, ti fidi più dei piccoli o dei grandi? Degli amici o dei genitori?
44. Se dici ai tuoi genitori che hai un cassetto in cui non vuoi che guardino, un diario che non vuoi che leggano, ti fidi che rispettino il tuo segreto?
45. Gli fai sapere che hai un diario segreto, e lo chiudi a chiave perché non lo aprano?
46. O gli dici che non vuoi che lo aprano, e non lo chiudi a chiave perché sai che non lo apriranno?
47. O non gli dici nemmeno che ce l'hai?
I SEGRETI DEL MONDO
48. Secondo te il mondo ha segreti?
49. Per esempio, guardando le montagne: cosa ti immagini che possano nascondere?
50. Immagina che la montagna sia un bambino. Immagina che sei tu. Che segreti hai?
51. E i segreti di un fiume, quali potrebbero essere?
52. E i segreti del mare?
53. E i segreti delle case? Guardando una casa, ti immagini che dentro possano esserci segreti?
54. Quali? Inventa!
55. Quali possono essere i segreti di un gatto di casa? E di un cane? E di un bue?
56. Secondo te un tuo giocattolo ha un segreto che non ti dice?
57. Quale può essere? Inventa!
Qui cominciamo ad entrare, piano piano, con dolcezza, nella carne dei segreti dei bambini. Proprio dei loro. Cominciando da lontano, dai segreti più inoffensivi (i Tonni), quelli che “si possono dire”. E che segreti sono quelli che si possono dire? Mah! Aiutatemi a capirlo. Forse, per esempio…
1. SEGRETI PUBBLICI. Un mio segreto che ora sanno tutti, quindi lo posso dire.
2. SEGRETI SCADUTI. Un mio segreto vecchio, che anche se non lo sa nessuno, o lo sanno pochi, ormai lo posso dire a tutti.
3. SEGRETI ALTRUI. Un segreto di qualche altro che ormai – perché è passato molto tempo, perché ora abita lontano, perché mi ha fatto un torto, per altri motivi – ora posso dire.
4. VECCHI SEGRETI DI FAMIGLIA. Cose che i miei familiari non mi dicevano perché ero piccolo e che quando son cresciuto mi hanno detto. Storie di parenti, di conoscenti.
5. SEGRETI DI SCONOSCIUTI. Segreti celati nei cassetti, sepolti sottoterra, nascosti sotto una mattonella, o da qualche altra parte, che mi è accaduto di scoprire per caso.
6. SEGRETI INVENTATI. Probabilmente i bambini lo faranno: si inventeranno i segreti delle categorie che precedono, propri e altrui. E forse non è il caso di suggerirglielo, o c'è rischio che si lancino in quella direzione, più agevole e divertente, ed eludano tutte le altre. Questo punto non mi è chiaro, lo sottopongo al vaglio di chi legge. Chiedere ai bambini anche segreti inventati? E come fare per non avere poi solo quelli?
Andiamo ancora un po' più a fondo. Avviciniamoci ai segreti ancora in corso, che si possono rivelare solo in incognito. Qui può partire un gioco, basato fortemente – se funziona – sulla fiducia nell'adulto che lo governa: che inviterà i bambini a rivelare per iscritto qualche segreto proprio, o di qualche persona vicina, nascondendo l'identità del “delatore”. Scrivendolo col PC, o in stampatello, o facendolo scrivere da qualcun altro perché non si riconosca la scrittura; o cambiano un poco le cose, i posti, i fatti, in modo che non si risalga all'autore; o qualche altro stratagemma che può venire in mente. E predisponendo una cassetta dei segreti anonimi in cui imbucare i Segreti Squali.
Nelle prime note di invenzione (assolutamente provvisorie) degli eventi del festival si ipotizza che:
a) nell'evento di inaugurazione il pubblico “sarà invitato a intervenire portando, in busta chiusa e sigillata, un Segreto Di Famiglia originale e autentico. Le buste, che non verranno mai aperte (fra gli altri, il festival esplorerà il tema della “fiducia”) saranno raccolte nel SECRETAIRE, monumento scenografico progressivo che, partendo dall'inaugurazione, verrà costruito “a vista” nelle giornate del festival…”
b) nella festa finale si sogna che “centinaia di palloncini‑uccellini porteranno nel vento, e con lui in altre terre lontane, i Segreti Segreti dei bambini e dei grandi: i segreti che avremo saputo farci donare in bigliettini sigillati, e che – questo è uno dei giochi del festival – ci saremo impegnati a non leggere”.
La quarta categoria dei segreti, quella dei Pesci degli Abissi, presuppone questo gioco, che è una specie di rito di fiducia e scaramanzia. Andiamo ancora più a fondo, arriviamo ai segreti che non si possono o non si vogliono dire. E chiediamo, giocosamente ma non del tutto, che ci vengano consegnati in buste chiuse e sigillate, che ci impegniamo a non aprire. La cosa può essere presa per gioco da parte del pubblico, ma sarà presa sul serio da parte nostra. Nelle buste potranno esserci segreti veri o stravaganti invenzioni o mere pernacchie: non lo sapremo mai perché non le apriremo. Queste buste troveranno posto durante il festival, chiuse e inaccessibili, nel “Secretaire” (qualunque forma esso assuma). E alla fine saranno lanciate nel cielo legate ai palloncini.
Questo gioco sarà presentato ai bambini come un gioco dei grandi. Anzi, un gioco dei bambini coi grandi. Basato sulla fiducia. I grandi crederanno veramente che in quelle buste chiuse ci siano segreti, e non le apriranno mai. Quindi i bambini che decideranno di fare gli sciocchi e ci metteranno dentro degli scherzi, sappiano che nessuno li vedrà, quindi nessuno li subirà.
Voleranno nel cielo, per cadere chissà dove. E forse loro, sapendo che il loro segreto è volato via, si sentiranno più allegri, più leggeri, come se avessero – chi può escluderlo? – amici sconosciuti nel mondo, forse bambini, forse grandi, forse onde del mare o forse pesci, che condividono un loro Segreto degli Abissi. O forse andranno a finire appunto negli Abissi, dove saranno custoditi.
Ci siamo dati un compito difficile, abbiamo detto in apertura. E forse anche questa “lettera alle maestre” sembrerà meno chiara del solito, più inconcludente, più avara di istruzioni precise, di cose da fare. Ma noi, Tuttestorie e io, fidiamo molto che le maestre e le bibliotecarie sappiano completare, arricchire, corregge e se è necessario cancellare i passaggi che non convincono nel cammino che suggeriamo, e magari scovarne altri.
Lo scopo, o l'augurio, è che tirando le reti ci arrivi comunque, anche quest'anno, una buona vendemmia di fogliettini con scritti sopra tutti i quattro tipi di segreti dei vostri bambini: Segreti Pesciolini, Segreti Tonni, Segreti Squali, e chissà, forse anche Segreti Pesci degli Abissi.
All'indice
L'indice del libro
All'indice
Home Page di Bruno Tognolini
Questa pagina è stata creata il 13 settembre 2015 e aggiornata l'ultima volta il 1 ottobre 2015
ARRIVEDERCI