PRESENTAZIONI
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RIMA RIMEDIO
Ehi dillo, rima dillo, rima rana scema
Rima tu, frulla giù, dillo con la rima
Filastrocca, filastrega, rima che rimedia
Filastrana, nenia nana, sali sulla sedia
Da lassù dille giù, sante rime buone
Vecchia vera tiritera della guarigione
Bomba dillo, bimbo bello, bum bum verso
Batte cuore, passo duole, io mi sono perso
Ma tu batti, bel tamburo, buio cuore scuro
Piede passo, batti basso, viene giù il futuro
Batti canti, piede avanti, cielo disperato
Lui fa tum, lui fa bum, io son già passato
Dunque dillo, rima dillo, non vuol dire nulla
Ma quel nulla, bella bolla, vedi come culla
Balla cuore, piede vuole, vado avanti solo
Ma se cado tu ridillo
Tu ricantami, riprendimi, riportami nel volo
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RIMA DELLE RIME
Nella cascata di tutti i regali
Trova il poeta quattro vocali
Le lega insieme con due consonanti
Una nel mezzo e una davanti
Formano la paroletta Poesia
Sola soletta che aspetta che sia
Poeta chiama parole sorelle
Tutte già pronte, tutte già belle
Hanno volato nel vento, hanno corso
Ora si fermano e formano un verso
Poeta chiama altri tredici versi
Suonano simili e sono diversi
Rima rimane, vento va via
Poeta guarda e c'è una poesia
Poesia parola, vola da sola
Via dalla penna, via dalla gola
Va dai bambini e nel gioco diventa
Un battimani, una ninna, una conta
Va dal pittore e diventa figura
Dallo scultore diventa scultura
Dal musicista diventa canzone
Vai dall'attore e diventa emozione
Dallo scrittore ritorna parola
Dal copyrigther diventa uno slogan
Va nella chiesa e diventa preghiera
Va nello stadio e si fonde nei cori
Non si ricorda più quello che era
Cambia da dentro, cambia da fuori
Di bocca in bocca vola e si sbriciola
Di mano in mano gira e si sgretola
Esplode in mille perline vocali
La fiaba è vecchia, la rima è nuova
Nella cascata di tutti i regali
Passa il poeta e trova…
Nella cascata di tutti i regali
Trova il poeta quattro vocali
Le lega strette con due consonanti
Una nel mezzo e una davanti…
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RIMA DEGLI ATTI GENTILI
Siate gentili, tornate umani
Parlate piano, ridete molto
Accarezzate con le stesse mani
L'anima e il volto
Siate le rondini, volate alto
E se da terra vi lanciano il sasso
Siate gentili, giù con un salto
Volate basso
Siate il guerriero che veste corazza
Fatta di pura carezza di drago
E che sa infliggere con gentilezza
Anche il castigo
Siate la pianta che non colpisce
Ma cerca il sole per crescere forte
E se le tolgono il sole fiorisce
Dall'altra parte
Volgete l'anima a chi vi chiama
E rispondetegli con il suo nome
Siate gentili con chi non vi ama
Scoprite come
Crescete floridi come balene
Spargete il miele che avete raccolto
Siate gentili, vivete bene
Vivete molto
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MARCETTA DEI DIS-DIS
Aiuto son dis-lessico
Aiuto son dis-grafico
Io forse dis-calculico
Io pure dis-graziato
Io sono anche un po' dis-colo
Io son dis-ordinato
Io sono dis-armonico
Io sono dis-armato
Perché siamo i dis-astri
Dis prezzati dagli astri
Noi siamo i tuoi figliastri
Nascondici, papà!
Perché siamo i dis-turbi
I figli poco furbi
Nascosti nella dis-neyland
Dei vostri DSA
Ma un giorno fuggiremo
Da questo posto scemo
Seguiremo un richiamo
Si passa per di qua!
Troveremo l'uscita
Nel fiume della vita
Guarita o non guarita
La ferita passerà
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RIMA DEL PICCOLO BENE
Valentina, tu compi questi anni che sono anche nostri
Chissà quanti domani diranno che non li dimostri
Tu dimostrali, invece, ché il mondo è un alunno un po' scemo
E ora va blaterando di nuovo di Bene Supremo
E bisogna aiutarlo a capire, ci vuole pazienza
Serviranno maestre mature di grande esperienza
Per gettare scintille dorate nell'ombra che viene
Inflessibili seminatrici di Piccolo Bene
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RIMA PER UNA BIBLIOTECA DEI BAMBINI
La Biblioteca Capitana dei Bambini
è una tana di domande e di destini
è una fontana di leggende e di passioni
è una collana che lega le stagioni
Lei attende, ormai da quarant'anni
Aspetta i suoi bambini negli autunni
E passano gli inverni, loro vengono
Passano primavere, loro leggono
Passano grandi estati, loro crescono
Poi non passano più, loro spariscono
Vanno nel mondo, fanno figli, fanno figlie
Fanno lavori, sbagli e meraviglie
Un giorno dicono ai figli: esiste un posto
Che è un palazzo, però assomiglia a un bosco
è una collana che lega le stagioni
è una fontana di leggende e di passioni
è una tana di domande e di destini
Li portano alla loro Capitana dei Bambini
Lei li guarda, sorride, dice: bravo!
è il tuo bambino? Venite, vi aspettavo
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RIMA DEI DIARI
I diari sono atlanti
Sono rose nei venti
Son brezze silenziose
Di cose cose cose
Bianche, lavate
In vento trasformate
Un vento fatto d'anime
Disciolte nello scrivere
Senza più alcuna traccia
Di colori, di essenze
Che accarezza la faccia
Con le pure esistenze
Un vento trasparente
Di ore, di sere
Passate inutilmente
Meravigliosamente
In pagine leggere
Scritte, trafitte
Spianate in righe dritte
Di calendari vivi
Giovanna, cosa scrivi?
Ho scritto per lavare
Ho scritto per schiarire
Per fare, disfare
Il passato a venire
Per dire le mattine
Per capire perché
Tu mondo senza fine
Ricordati di me
Voi scrittori del vento
O cugini, o fratelli
O perdute da tanto
Adorate sorelle
Quei diari sono un dono
Un perdono di eroi
Perché io so chi sono
Finché io sono voi
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RIMA DELL'ORNITORINCO
Uno due tre
Il papa non è re
Il becco non è bocca
Il topo non è oca
Gli schemi non son scemi
Le uova non son figli
E tu come ti chiami?
A cosa t'assomigli?
Io sono papa e re
Io sono oca e topo
Io sono quella e
Che lega prima e dopo
Io faccio figli e uova
Son fossile vivente
Sono la buona nuova
Non assomiglio a niente
Sono fuori modello
Son sempre quello a fianco
Sono il Muso d'Uccello
Ornitorinco!
Questa pagina è stata creata il 23 dicembre 2018 e aggiornata l'ultima volta il 10 febbraio 2019
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