Bruno Tognolini
RIME RIMEDIO
Cinquanta filastrocche chieste dai grandi
per i bambini che hanno attorno, o dentro

Copertina di GIULIA ORECCHIA - Rilegato, 96 pagine, 10 Euro
ADRIANO SALANI EDITORE, febbraio 2019


 PRESENTAZIONI
  • Presentazioni
  • La sorprendente cascata di richieste
  • Postfazione dell'autore
  • Didascalie: le cinquanta occasioni
  • Nota per l'uso pubblico delle poesie
  • Assaggi in lettura: le prime otto
  • Altre dieci dette dall'autore













  • Il libro può essere acquistato online presso




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    di Bruno Tognolini




    Presentazioni
    La quarta di copertina Dunque dillo, rima dillo, non vuol dire nulla
    Ma quel nulla, bella bolla, vedi come culla
    Balla cuore, piede vuole, vado avanti solo
    Ma se cado tu ridillo
    Tu ricantami, riprendimi, riportami nel volo

    Le formule magiche, gli scongiuri, i proverbi hanno sempre funzionato. Chi non ci crede li dice e li fa lo stesso, sorridendo di sé: "non si sa mai". La sospensione dell'incredulità apre le porte al gioco, alla leggerezza, e infine al conforto.

    Le Rime Rimedio partono da questo gioco di scaramanzia per azzardare la poesia. E la poesia rimedia davvero, sempre, ma qualcos'altro rispetto a ciò che dice, appena fuori dallo sguardo, un po' più in là; e noi ci muoviamo nel cuore verso questo barbaglio, e così ci lasciamo alle spalle ciò per cui avevamo detto quella rima. Che così ha funzionato.

    Rime Rimedio perché sono un buon rimedio. E fossero pure un Placebo, che in latino significa "piacerò", per un libro non sarebbe un motto improprio.

    E infine Rime Rimedio – dopo Rima Rimani, Rime di Rabbia e Rime Raminghe – per evidenti motivi di tiritera, di oracolare cantilena: perché son solo sante canzonette, scongiuri e rosari, litanie e imprecazioni, le stesse che da millenni ci aiutano a vivere.


    L'esergo S'Àrgia male cumbessa – male cumbessa
    Ti sanet sa difesa – sa difesa
    Sa difesa ti sanet – ma ti sanet
    Ca tenes galu pane – galu pane
    Ca tenes galu pane de pappare...


    L'Àrgia male contorta – male contorta
    Ti sani la difesa – la difesa
    La difesa ti sani – ma ti sani
    Ché hai ancora pane – ancora pane
    Ché hai ancora pane da mangiare...


    Da un canto popolare sardo di guarigione.
    L'Àrgia è la vedova nera di Sardegna, contro il cui morso si allestivano riti.
    "Hai ancora pane da mangiare" significa "hai ancora tanto da vivere".
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    La sorprendente cascata di richieste
    (La gente lo sa che le rime rimediano)


    I versi in esergo alla pagina delle Rime d'Occasione di questo sito cantano, con De Andrè: "Se la gente sa, e la gente lo sa, che sai suonare, suonare ti tocca, per tutta la vita, e ti piace lasciarti ascoltare". E poiché la gente ormai lo sa che suono filastrocche per chi me le chiede, e me le chiede, mi tocca - per quanto posso - scriverle. Nei quattro anni successivi alla pubblicazione di Rime Raminghe (Salani 2013), che conteneva cinquanta rime d'occasione richieste dalla gente per qualcosa, se n'era accumulato un altro mucchietto, da cui era possibile trarre una trentina di buone, pubblicabili. Ho chiesto a Salani: le pubblichiamo? Salani m'ha risposto: sono poche, meglio cinquanta. Cinquanta è misura aurea a quanto pare, fin dai primissimi inizi con quell'editore: cinquanta componimenti contiene Mal di pancia calabrone, cinquanta Rima Rimani, altrettanti Rime di Rabbia e Rime Raminghe. Dunque va bene, cinquanta siano.

    Ma come faccio? Una coerenza di forma e ispirazione consigliava (più a me che all'editore) di circoscrivere la raccolta a sole vere rime d'occasione, richieste da qualcuno per qualcosa. Dovevo aspettare che mi chiedessero altre venti filastrocche? E quanto tempo sarebbe occorso? E se non erano quelle giuste? Quanto ancora?
    C'era un'altra via, se volevo mettermi subito al lavoro: il primo maggio 2018 ho lanciato un post su Facebook intitolato "Bando pubblico. VI SERVE QUALCHE RIMA D'OCCASIONE?", che diceva più o meno: se mai vi è accaduto di dirvi qui ci vorrebbe una filastrocca di Tognolini, bene: questo è il momento di chiedermela.

    Mi sono arrivate 461 richieste: 269 sul Profilo e 192 sulla Pagina Facebook.
    Nei link qui sopra si potranno leggere, oltre alle 461 richieste, il testo, le indicazioni e le condizioni di questo Bando per Rime d'Occasione.

    Come ho fatto a gestire questa valanga di postulanti?
    Dovevano avere tutti una qualche risposta, perché ero io che li avevo interpellati. E l'hanno avuta.
    A molti, che mi chiedevano rime che avevo già scritto per altre occasioni identiche o riconducibili, ho risposto incollando con la santa pazienza le rime suddette; e c'è voluto il suo tempo. Dai rimanenti, che avanzavano istanze inedite, ho filtrato 223 richieste, mondate da quelle per vari motivi inutilizzabili: quelle irreali, troppo generiche, incomprensibili e le pochissime sarcastiche o burlone.
    Fra queste 223 richieste selezionate, infine, ho scelto le 20 che avrei scritto. Ma questi ultimi filtri non potrò illustrarli, perché non sono del tutto chiari neanche a me stesso. Potrei dire che ho scelto quelle che mi ispiravano, divertivano, servivano, commuovevano, convenivano, sfidavano... E tutte le infinite sfumature intermedie fra queste e altre motivazioni.

    La trascrizione di queste 223 richieste selezionate è qui, diponibile in PDF, col testo integrale copiato e incollato di ciascuna richiesta, e col relativo nome del richiedente (pubblico, perché tratto da commenti pubblici su Facebook). Un documento di 22 pagine che potrebbe essere interessante per sociologi, psicologi, antropologi e altri curiosi e lettori di poesia.

    Che tante persone, infatti, tutte adulte, con maggiore o minor grado di "sospensione dell'incredulità" credano che una filastrocca possa davvero servire per far accadere qualcosa che desiderano, o stornare altra che temono, è un argomento curioso e profondo che qui non potremo affrontare. Ma di cui dico e racconto con grande respiro nei miei incontri coi bambini e nei corsi per adulti, soprattutto in quello intitolato non a caso "La prosa dice, la poesia fa".
    Resta comunque impressionante, e per me confortante, questa risposta massiccia e convinta a una chiamata a un tempo seria e scanzonata come quella diffusa da quel bando. Tutte queste persone, e quante!, credono in qualche modo nel potere della parola, dei nostri antichi attrezzi culturali per rammendare il mondo, della lunga litania incessante di preghiere, scongiuri, invocazioni, imprecazioni e poesie che ha accompagnato da sempre la vita dell'uomo. Forse le Rime son sempre state Rimedio a qualcosa.
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    Postfazione dell'autore

    Ecco, letteralemnte e per intero, la postfazione che appare nel libro.

    Quasi tutte queste rime sono scritte per qualcuno, che le ha chieste.
    L'editore, come già in RIME RAMINGHE, ha preferito radunare qui in fondo al libro le didascalie che dicono per chi o per cosa ogni rima è stata scritta, note che io invece uso disporre in genere sotto ogni titolo. Salani ritiene, forse con ragione, che queste notizie in qualche modo restringerebbero il valore, il vigore delle poesie per altri, e per tutti.

    Ho accolto questa indicazione con timore, per la santa e sana incertezza di ogni autore (avranno davvero, senza dire per chi sono scritte, valore per tutti?); e con gratitudine, per gli stessi motivi (perché l'editore è certo che il valore ce l'hanno).
    Ha fatto eccezione un'unica filastrocca, la RIMA DELL'ERRORE SBAGLIATO, la cui didascalia campeggia sotto il titolo. Perché la sua allegoria portante, la maestra che corregge l'errore, senza menzione della cornice per cui è scritta sarebbe letta in chiave letterale, e quindi equivocata: la filastrocca non stigmatizza le maestre, ma certa ottusa insensata burocrazia. Se poi qualcuno conosce anche maestre a cui si può applicare, l'estensione è legittima. La poesia vive proprio e solo quando contiene altro da ciò che "voleva dire".

    Molte delle didascalie, come si vedrà, riportano la locuzione "Da una richiesta sui social". Non vuol dire che uso rispondere a richieste di rime che mi giungano dai social. Per una sola specialissima volta, volendo scrivere venti rime d'occasione per compiere questo libro, e non volendo attendere che le occasioni si presentassero una ad una, le ho sollecitate io tutte insieme con un post su Facebook. Mi sono arrivate cinquecento richieste di Rime Rimedio. Per tante avevo già le rime adatte, e con pazienza le ho trascritte ai postulanti. Fra le restanti ho scelto le venti che mi occorrevano, e che mi parevano più ispiratrici.

    Le poesie possono essere medicamenti, o perlomeno lenimenti, lo son sempre state. Ma sempre solo in forme incerte, sibilline. Più "buona medicina" sciamanica che Big Pharma. Più "Stupeficium" che posologia. Più tisane di erbe che antibiotici. Io comunque ho intitolato queste mie ultime "Rime Rimedio", dopo "Rima Rimani", "Rime di Rabbia" e "Rime Raminghe", per lampanti motivi di tiritera, di oracolare glossolalia: perché son solo sante canzonette, scongiuri e rosari, litanie e imprecazioni, le stesse che da millenni ci aiutano a vivere.


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    Didascalie su richieste e occasioni

    Ecco le didascalie di cui parla la postfazione qui sopra, che dicono per chi o per cosa ogni rima è stata scritta.
    I tre titoli che non hanno didascalia battezzano rime che ho chiesto io a me stesso.


    1. RIMA RIMEDIO
    Scritta per cominciare questo libro, e rendere onore al grande Tom Bombadil.

    2. RIMA DELLE RIME
    Scritta per il progetto “Nati per Leggere. Libri d'artista” della Biblioteca di Grignasco, Novara. Aprile 2015.

    3. RIMA DEGLI ATTI GENTILI
    Da una richiesta sui social: “Una poesia che rimedi al diffondersi delle parole e dei gesti ostili”. Maggio 2018.

    4. MARCETTA DEI DIS DIS
    Da una richiesta sui social: “Una Rima Rimedio per l'ansia di un bimbo al quale è stato detto che è dislessico”. Maggio 2018.

    5. RIMA DEL PICCOLO BENE
    Scritta per i cinquant'anni dell'amica Valentina Sanjust, e per le altre maestre seminatrici come lei. Novembre 2016.

    6. RIMA PER UNA BIBLIOTECA DEI BAMBINI
    Scritta per i quarant'anni della Biblioteca dei Ragazzi della Biblioteca Provinciale “La Magna Capitana” di Foggia. Marzo 2014.

    7. RIMA DEI DIARI
    Scritta per i trent'anni dell'Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano. Settembre 2014.

    8. RIMA DELL'ORNITORINCO
    Scritta per l'inaugurazione dello “Studio Ornitorinco” di Fabrizio Silei. Maggio 2014.

    9. RIMA DI COMPLEANNO PER I FIGLI
    Scritta in origine per il compleanno di Francesca, la ragazza di Petrol, che ha scritto musica e cantato per me. Modificata solo un po', perché serva per tutti (so che Francesca, se legge, mi perdona). Marzo 2014.

    10. SECONDA RIMA DELLE BRAVE MAESTRE
    Ultime due quartine dalla “Filastrocca della Maestra Ghiribizza”, scritta per “Vita Scolastica Online”, sito di Giunti Scuola. Ottobre 2014.

    11. RIMA DEL BOH!
    Da una richiesta sui social: “Per quegli adolescenti così timidi che rispondono sempre boh ed è tanto difficile fargli produrre una frase intera”. Maggio 2018.

    12. RIMA DEI GENITORI SEPARATI
    Scritta per Mattia, figlio di un'amica, che attraversava la tempesta. Dicembre 2014.

    13. RIMA DI CIò CHE NON SEI
    Scritta per la mamma di un bambino con sindrome di Down. Settembre 2014.

    14. RIMA DEI RITORNI
    Scritta per l'amica maestra Luisa Ziliani, per aiutarla a consolare i suoi piccolini di prima figli di migranti, che quando i genitori partivano per le patrie lontane temevano con gran pianti che non tornassero più. Marzo 2016.

    15. RIMA DEI BAMBINI CHE NON MANGIANO
    Da una richiesta sui social: “Per una bimba birichina che non vuol mangiare tutto ciò che la sua mamma disperata le prepara e che finisce immancabilmente nella scodella del suo cagnolino; lei non cresce e lui diventa sempre più cicciottello”. Maggio 2018.

    16. NINNA DELLE DUE GEMELLE
    Scritta per due gemelle neonate, e per la loro madre che quasi ha perso la vita nel darla a loro. Settembre 2016 (per incertezza del suo valore, mai spedita alla destinataria, che spero la trovi ora).

    17. RIMA DEL DOMANI
    Scritta per un progetto d'altra raccolta di rime, poi abbandonato, e convogliata qui.

    18. RIMA DEI SENTIMENTI NERI
    Da una richiesta sui social: “Una filastrocca sui sentimenti neri, quelli che ognuno vorrebbe non provare”. Maggio 2018.

    19. RIMA PER LA BIBLIOTECARIA IN PENSIONE
    Per l'addio al lavoro di Tiziana Nanni, responsabile di Biblioteca Salaborsa Ragazzi. Febbraio 2015.

    20. BALLATA DEI CINQUE DONI
    Per la pubblicazione “Ambinoi” n. 1, edita da Mantova Ambiente, Gruppo TEA. Giugno 2015.

    21. RIMA CICLACARTA
    Per la pubblicazione “Ambinoi” n. 1, edita da Mantova Ambiente, Gruppo TEA. Giugno 2015.

    22. RIMA CICLAVETRO
    Per la pubblicazione “Ambinoi” n. 1, edita da Mantova Ambiente, Gruppo TEA. Giugno 2015.

    23. RIMA CICLACIBO
    Per la pubblicazione “Ambinoi” n. 1, edita da Mantova Ambiente, Gruppo TEA. Giugno 2015.

    24. RIMA CICLAPLASTICA
    Per la pubblicazione “Ambinoi” n. 1, edita da Mantova Ambiente, Gruppo TEA. Giugno 2015.

    25. RIMA CICLAFERRO
    Per la pubblicazione “Ambinoi” n. 1, edita da Mantova Ambiente, Gruppo TEA. Giugno 2015.

    26. RIMA DELLE PERIFERIE
    Scritta all'interno di un mio racconto per il libro collettaneo “Centrifuga” (Sinnos), promosso dal Centro Leggimi Forte di Pomigliano d'Arco. Gennaio 2016.

    27. EPITAFFIO PER UNA LETTRICE DI STORIE
    Scritto in memoria di Vera Sighinolfi, una delle iniziatrici della promozione della letteratura per l'infanzia in Italia. Agosto 2015.

    28. INVETTIVA IN DIFESA DEI TEATRANTI
    Scritta in occasione dell'annientamento brutale della Città del Teatro di Cascina, Pisa, a opera di una amministrazione comunale neoeletta. Novembre 2016.

    29. RIMA DELL'AMOROSA MAESTRIA
    Scritta per una maestra, che me l'ha chiesta per salutare i suoi alunni di quinta. E per tutte le altre che non ho sentito chiedere ma ho visto essere e fare. Aprile 2016.

    30. RIMA DELLA NONNA IN ALTALENA
    Scritta per la prima edizione della “Alzheimer Fest”, tenuta a Levico Terme, Trento, il 2 settembre 2017, e pubblicata nell'inserto “La Lettura” del Corriere della Sera. Agosto 2017.

    31. RIMA DELLA CRESCITA PROFONDA
    Scritta per lo spettacolo teatrale “Oltremare”, di Sergio Beercock, liberamente tratto dal mio libro “Doppio blu” (Topipittori). Marzo 2018.

    32. RIMA PER I BAMBINI FERITI DAL MONDO
    Scritta per due bambini stranieri che hanno visto accadere cose molto brutte, e per tutti gli altri che il mondo ha ferito in altri modi. Aprile 2018.

    33. RIMA DEL BAMBINO TRASPARENTE
    Da una richiesta sui social: “Una rima per chi da bambino si è sempre sentito 'trasparente', insignificante, come se fosse indifferente la sua presenza o esistenza per i genitori o per gli amici”. Maggio 2018.

    34. RIMA DELLE COSE ROTTE
    Da una richiesta sui social: “Per il voler e il saper aggiustare le cose quando si rompono”. Maggio 2018.

    35. RIMA DEI SOGNI NEL CASSETTO
    Da una richiesta sui social. “Rime per il sogno che parla in prima persona e chiede di uscire dal cassetto”. Maggio 2018.

    36. RIMA DELLE PAROLE NON DETTE
    Da una richiesta sui social: “Per i lutti improvvisi, per le persone a cui non si è fatto in tempo a dire addio. Per le parole non dette”. Maggio 2018.

    37. RIMA DELLA VOCE SPARITA
    Da una richiesta sui social: “Per quando manca il fiato e la voce non arriva”. Maggio 2018.

    38. RIMA DI CIò CHE NON SI PUò DISFARE
    Dalla richiesta di una maestra i cui alunni di prima primaria, di loro testa, nel cortile della scuola avevano raccolto le foglie cadute da un albero e le riappendevano al tronco infilandole nelle fessure della corteccia. Maggio 2018.

    39. RIMA DELLA NOSTALGIA
    Da una richiesta sui social: “Una rima per riuscire ad accettare la nostalgia. Ne farei buon uso”. Maggio 2018.

    40. RIMA ZEROSEI
    Per il Nido di infanzia di Vico d'Elsa (FI) e il suo bel lavoro amoroso, di concerto con le famiglie, sulla “continuità 0-6”. Ottobre 2018.

    41. RIMA DEL DIRITTO A NON FARCELA
    Da una richiesta sui social: “Sul diritto di non farcela in qualche occasione, sul diritto a sbagliare e a fallire”. Maggio 2018.

    42. RIMA DISSIDENTE

    43. RIMA DELL'ERRORE SBAGLIATO
    Scritta per l'esclusione del Festival Tuttestorie dal bando dei finanziamenti del Comune di Cagliari nel 2018, a seguito di un errore di distrazione nella nominazione di un file.

    44. RIMA DEI BAMBINI FANTASTICI VOLANTI
    Da una richiesta sui social: “Rima per bambini che partono per mondi fantastici come palloncini e richiamarli a terra è da impazzire”. Maggio 2018.

    45. RIMA KIDS FREE
    Scritta per un progetto d'altra raccolta di rime, poi abbandonato, e convogliata qui.

    46. PREGHIERINA DI PICCOLA LUCE
    Scritta per la settima edizione del reading-concerto di beneficenza “Cara Santa Lucia... – Serata di luce e di doni tra musica e poesia”, realizzato a Bergamo il 16 dicembre 2018.

    47. RIMA DI BENVENUTO E DI SPERANZA
    Da una richiesta sui social: “Per dare il benvenuto ai bambini che devono nascere e dire loro che possono cambiare il Mondo. Una filastrocca di benvenuto e speranza”. Maggio 2018.

    48. RIMA DEL FASTIDIO
    Da una richiesta sui social: “Per levarsi di torno un fastidio”. Maggio 2018.

    49. RIMA DELLE BEATITUDINI

    50. RIMA EXTRATERRESTRE
    Scritta in origine per la rivista “G Baby”, Periodici San Paolo, e mai presentata perché “fuori fascia d'età”. Gennaio 2014.

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    Nota per l'uso pubblico di queste poesie
    Il libro Salani che raccoglie sotto il titolo Rime Raminghe le precedenti cinquanta rime d'occasione porta nel frontespizio, ad esergo, un verso molto noto di Neruda: "La poesia non è di chi la scrive, ma di chi ne ha bisogno".
    Come quelle anche queste poesie finora, fatte salve alcune apparizioni su Facebook, son state per qualche anno inedite ma pubbliche, offerte sulla pagina delle Rime d'Occasione di questo sito, libere e gratuite per tutti.
    Ora sono edite in un libro, ma non per questo dovranno appartenere meno di prima a "chi ne ha bisogno". Solo l'uso commerciale è stato ceduto all'editore, non quello poetico, pratico, umano. Ognuno potrà ancora copiarle e usarle per feste, lutti, auguri, scongiuri, e altre tristezze e letizie del vivere, o per donarle a chi vuole. Occorrerà solo osservare due accortezze: citare, per quanto piccolo e intimo sia il foglietto su cui le si copia, chi le ha scritte, il titolo del libro che le contiene, e chi ha pubblicato quel libro (mi raccomando!). Solo nel caso di un uso pubblico (pubblicazioni in libri e riviste, esecuzioni musicali, etc.) occorrerà richiedere all'editore l'adeguato permesso, che non verrà negato.
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    Assaggi. Le prime otto


    1. Rima Rimedio
    2. Rima delle rime
    3. Rima degli atti gentili
    4. Marcetta dei Dis-Dis
    5. Rima del Piccolo Bene
    6. Rima per una biblioteca dei bambini
    7. Rima dei diari
    8. Rima dell'ornitorinco

    RIMA RIMEDIO

    Ehi dillo, rima dillo, rima rana scema
    Rima tu, frulla giù, dillo con la rima
    Filastrocca, filastrega, rima che rimedia
    Filastrana, nenia nana, sali sulla sedia

    Da lassù dille giù, sante rime buone
    Vecchia vera tiritera della guarigione
    Bomba dillo, bimbo bello, bum bum verso
    Batte cuore, passo duole, io mi sono perso

    Ma tu batti, bel tamburo, buio cuore scuro
    Piede passo, batti basso, viene giù il futuro
    Batti canti, piede avanti, cielo disperato
    Lui fa tum, lui fa bum, io son già passato

    Dunque dillo, rima dillo, non vuol dire nulla
    Ma quel nulla, bella bolla, vedi come culla
    Balla cuore, piede vuole, vado avanti solo
    Ma se cado tu ridillo
    Tu ricantami, riprendimi, riportami nel volo

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    RIMA DELLE RIME

    Nella cascata di tutti i regali
    Trova il poeta quattro vocali
    Le lega insieme con due consonanti
    Una nel mezzo e una davanti
    Formano la paroletta Poesia
    Sola soletta che aspetta che sia
    Poeta chiama parole sorelle
    Tutte già pronte, tutte già belle
    Hanno volato nel vento, hanno corso
    Ora si fermano e formano un verso
    Poeta chiama altri tredici versi
    Suonano simili e sono diversi
    Rima rimane, vento va via
    Poeta guarda e c'è una poesia

    Poesia parola, vola da sola
    Via dalla penna, via dalla gola
    Va dai bambini e nel gioco diventa
    Un battimani, una ninna, una conta
    Va dal pittore e diventa figura
    Dallo scultore diventa scultura
    Dal musicista diventa canzone
    Vai dall'attore e diventa emozione
    Dallo scrittore ritorna parola
    Dal copyrigther diventa uno slogan
    Va nella chiesa e diventa preghiera
    Va nello stadio e si fonde nei cori
    Non si ricorda più quello che era
    Cambia da dentro, cambia da fuori
    Di bocca in bocca vola e si sbriciola
    Di mano in mano gira e si sgretola
    Esplode in mille perline vocali
    La fiaba è vecchia, la rima è nuova
    Nella cascata di tutti i regali
    Passa il poeta e trova…

    Nella cascata di tutti i regali
    Trova il poeta quattro vocali
    Le lega strette con due consonanti
    Una nel mezzo e una davanti…

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    RIMA DEGLI ATTI GENTILI

    Siate gentili, tornate umani
    Parlate piano, ridete molto
    Accarezzate con le stesse mani
    L'anima e il volto

    Siate le rondini, volate alto
    E se da terra vi lanciano il sasso
    Siate gentili, giù con un salto
    Volate basso

    Siate il guerriero che veste corazza
    Fatta di pura carezza di drago
    E che sa infliggere con gentilezza
    Anche il castigo

    Siate la pianta che non colpisce
    Ma cerca il sole per crescere forte
    E se le tolgono il sole fiorisce
    Dall'altra parte

    Volgete l'anima a chi vi chiama
    E rispondetegli con il suo nome
    Siate gentili con chi non vi ama
    Scoprite come

    Crescete floridi come balene
    Spargete il miele che avete raccolto
    Siate gentili, vivete bene
    Vivete molto

    All'indice


    MARCETTA DEI DIS-DIS

    Aiuto son dis-lessico
    Aiuto son dis-grafico
    Io forse dis-calculico
    Io pure dis-graziato

    Io sono anche un po' dis-colo
    Io son dis-ordinato
    Io sono dis-armonico
    Io sono dis-armato

    Perché siamo i dis-astri
    Dis prezzati dagli astri
    Noi siamo i tuoi figliastri
    Nascondici, papà!

    Perché siamo i dis-turbi
    I figli poco furbi
    Nascosti nella dis-neyland
    Dei vostri DSA

    Ma un giorno fuggiremo
    Da questo posto scemo
    Seguiremo un richiamo
    Si passa per di qua!

    Troveremo l'uscita
    Nel fiume della vita
    Guarita o non guarita
    La ferita passerà

    All'indice


    RIMA DEL PICCOLO BENE

    Valentina, tu compi questi anni che sono anche nostri
    Chissà quanti domani diranno che non li dimostri
    Tu dimostrali, invece, ché il mondo è un alunno un po' scemo
    E ora va blaterando di nuovo di Bene Supremo
    E bisogna aiutarlo a capire, ci vuole pazienza
    Serviranno maestre mature di grande esperienza
    Per gettare scintille dorate nell'ombra che viene
    Inflessibili seminatrici di Piccolo Bene

    All'indice


    RIMA PER UNA BIBLIOTECA DEI BAMBINI

    La Biblioteca Capitana dei Bambini
    è una tana di domande e di destini
    è una fontana di leggende e di passioni
    è una collana che lega le stagioni

    Lei attende, ormai da quarant'anni
    Aspetta i suoi bambini negli autunni
    E passano gli inverni, loro vengono
    Passano primavere, loro leggono

    Passano grandi estati, loro crescono
    Poi non passano più, loro spariscono
    Vanno nel mondo, fanno figli, fanno figlie
    Fanno lavori, sbagli e meraviglie

    Un giorno dicono ai figli: esiste un posto
    Che è un palazzo, però assomiglia a un bosco
    è una collana che lega le stagioni
    è una fontana di leggende e di passioni

    è una tana di domande e di destini
    Li portano alla loro Capitana dei Bambini
    Lei li guarda, sorride, dice: bravo!
    è il tuo bambino? Venite, vi aspettavo

    All'indice


    RIMA DEI DIARI

    I diari sono atlanti
    Sono rose nei venti
    Son brezze silenziose
    Di cose cose cose
    Bianche, lavate
    In vento trasformate
    Un vento fatto d'anime
    Disciolte nello scrivere
    Senza più alcuna traccia
    Di colori, di essenze
    Che accarezza la faccia
    Con le pure esistenze

    Un vento trasparente
    Di ore, di sere
    Passate inutilmente
    Meravigliosamente
    In pagine leggere
    Scritte, trafitte
    Spianate in righe dritte
    Di calendari vivi
    Giovanna, cosa scrivi?

    Ho scritto per lavare
    Ho scritto per schiarire
    Per fare, disfare
    Il passato a venire
    Per dire le mattine
    Per capire perché
    Tu mondo senza fine
    Ricordati di me

    Voi scrittori del vento
    O cugini, o fratelli
    O perdute da tanto
    Adorate sorelle
    Quei diari sono un dono
    Un perdono di eroi
    Perché io so chi sono
    Finché io sono voi

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    RIMA DELL'ORNITORINCO

    Uno due tre
    Il papa non è re
    Il becco non è bocca
    Il topo non è oca
    Gli schemi non son scemi
    Le uova non son figli
    E tu come ti chiami?
    A cosa t'assomigli?

    Io sono papa e re
    Io sono oca e topo
    Io sono quella e
    Che lega prima e dopo
    Io faccio figli e uova
    Son fossile vivente
    Sono la buona nuova
    Non assomiglio a niente
    Sono fuori modello
    Son sempre quello a fianco
    Sono il Muso d'Uccello
    Ornitorinco!

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    Recitazioni: altre dieci con la voce dell'autore
    Il 9 novembre 2018 il programma di Radio Capital Cactus. Basta poca acqua, condotto da Concita De Gregorio, ha ospitato dieci filastrocche di RIME RIMEDIO (cinque quel giorno, cinque nella puntata successiva). Per quella occasione le ho registrate, in casa e con mezzi artigianali (lo smartphone). Eccole, per chi vuol sentire come l'autore dice le sue poesie (i numeri corrispondono alla posizione dei brani nel libro).

  • 1. Rima Rimedio
  • 3. Rima degli atti gentili
  • 4. Marcetta dei Dis-Dis
  • 13. Rima di ciò che non sei
  • 32. Rima dei bambini feriti dal mondo
  • 36. Rima delle parole non dette
  • 42. Rima dissidente
  • 47. Rima di benvenuto e di speranza
  • 48. Filastrocca delle beatitudini
  • 50. Rima extraterrestre

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    Questa pagina è stata creata il 23 dicembre 2018 e aggiornata l'ultima volta il 10 febbraio 2019


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